venerdì 18 aprile 2014

I don't remember

Avete mai avuto la sensazione di non riconoscere come vostra la vostra vita?
In questo periodo sto cercando di staccare il cervello e non pensare a tutto quello che mi sta capitando, nel bene e nel male; così ad un certo punto quando ripenso a com'è successa una determinata cosa, o come si è potuti arrivare a questo punto, o di che umore potevo essere in quel momento, tutto mi appare sfocato. Non ricordo cosa ho provato, non ricordo come ho agito, non riesco a concentrarmi e focalizzarmi sulla mia vita. E' come se riguardando indietro pensassi alle mie esperienze come a quelle di qualcun altro, come se invece della mia vita cercassi di ricordare la trama di un libro.
Ti ricordi...? Oddio, come si chiamava quella storia... Non lo so, la protagonista era una ragazza tipo sui vent'anni, faceva l'università, aveva amici, un ragazzo eccetera (figurati se mi ricordo il nome!), era uno di quei romanzetti pieni di drammi che poi non sai ricollegare l'uno con l'altro. Per esempio, perché era dimagrita così tanto? Mi sembra avesse solo problemi col peso, ma più ci penso più mi sembra troppo semplice come trama. Oppure tutti quei casini col suo ragazzo, perché ci si è messa insieme poi? Io mi ricordo solo che continuava a lamentarsene, che non avrebbe mai voluto starci insieme e dopo qualche capitolo è innamorata persa. Non penso potrei mettermi a rileggerlo, era molto confuso e complicato, però mi ricordo distintamente che la sua vita stava cadendo in pezzi e lei non sembrava accorgersene minimamente.
Tutto quello che è successo negli ultimi due anni è irrimediabilmente confuso nella mia testa, tutto mi sembra lontano millenni, anche ciò che ho fatto due settimane fa. Non riesco a credere di aver fatto tutto ciò che ho fatto, perché allo stesso tempo mi sembra che il tempo non passi mai. Mi sembra di essere ferma a metà marzo da mesi, da anni.
Non voglio stare a cercare spiegazioni, anche se mentre scrivevo me ne sono balzate in mente, perché non intendo concentrarmi sul groviglio immane che sono i miei pensieri. Srotolare la matassa sarà anche utile a lungo termine, ma in questo momento potrei aver un collasso nervoso.
Ho ricominciato con le pessimebuonedistruttive abitudini, nelle ultime due settimane ho aggiunto una seduta di vomito autoindotto iniziale, sette tagli alla collezione, due giornate di digiuno e ho disseminato tante e tante bugie sulla strada pronte ad esplodere come mine antiuomo.
Il mio ragazzo ha visto tre tagli sul fianco e non ha avuto il minimo dubbio su cosa potessero essere. La sua domanda di repertorio stavolta non è stata "perché" ma "Come potevi pensare che non me ne sarei accorto?"
Questo era l'ultimo dei miei pensieri. Non mi vede nuda da mesi ormai, e non ci baciavamo da settimane.
Cerco di non mangiare quanto vorrei ma è più difficile di quanto ricordassi. La sera a cena coi miei è il momento peggiore, anche se negli ultimi giorni non ho praticamente mangiato carboidrati la sera (solo verdura, ieri anche un petto di pollo). Più ci penso più mi sembra giusto, non sono pasti abbondanti e ne faccio massimo due al giorno, senza contare che mangio solo cose poco caloriche. Sul momento però è un'agonia, perché so di poter fare di meglio, so che a quest'ora avrei potuto perdere molto più di due chili, e che se solo mi impegnassi vedrei ancora 58 sulla bilancia invece di un numero con il 6. Così ci provo.
Penso a come avevo fatto l'anno scorso ma non me lo ricordo, non penso che esista l'anno scorso, non so dov'ero il 18 marzo 2013, non so quali fossero i miei pensieri, non so se era un momento prodieta o proguarigione, non so quanto pesassi e come facessi a digiunare per tre giorni di fila senza farlo notare da nessuno.
Pensavo di sapere che genere di persona fossi ma mi sbagliavo anche su quello.
Non so più cosa voglio, di cosa ho bisogno, come posso fare a stare meglio, cosa voglio fare per stare meglio.
Non so più chi sono.

4 commenti:

  1. ciao Almendra ti lascio questo saluto perché ho visto che non hai nessun commento. Forza, mettiti sulla strada giusta, anche oggi può essere la giornata giusta. Ti abbraccio.

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    1. Sono contenta di vedere che sei tornata, davvero :) oggi passo da te. Grazie per il tuo commento e per farmi vedere che ci sei :)

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  2. Ehi.. Questo post è fortissimo.. Mi ha colpito il tipo di rapporto che hai col tuo ragazzo.. Ti chiede come hai fatto a pensare che non se ne sarebbe accorto.. Ma accorto di che cosa? Di un taglio in più o in meno o della tua sofferenza? Del dolore che ti strappa l'anima e ti costringe a strappare anche il suo involucro, per poter gridare aiuto? Come ci si accorge di quello?
    Devi essere tu a parlarne.. Fidati di lui.. se nonostante la mancanza assoluta dj contatti lui ti resta accanto qualcosa significherà..

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    1. Il rapporto che ho col mio ragazzo è molto più complicato di quanto sembri, me ne rendo conto solo ora che ho letto il tuo commento. Non riesco mai a parlare come vorrei dei nostri problemi, un po' perchè non me la sento di affrontare l'argomento. Uno di questi giorni cercherò di spiegare tutto in un post, in modo che sia più chiaro anche per chi mi legge, perchè il più delle volte è tutto molto frainteso

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