lunedì 14 ottobre 2013

Barf

Apro e chiudo la pagina per aggiornare il blog da ieri ormai.
Il weekend è stato disastroso come avevo preannunciato, ma non tanto come avevo previsto. Ho mangiato, e tanto, ma non in modo incontrollato, e sono riuscita a frenarmi molte volte.
Però che strano.
Ieri ero davvero soddisfatta di me stessa. Oggi invece mi sento ancora più stupida a pensare che ieri ero soddisfatta di me stessa.

Sabato a pranzo ho mangiato ad un wok sushi con mia mamma. Scommetto che conoscete questo tipo di posti, ultimamente vanno molto di moda. Beh, io li detesto. Cioè, mi piace il principio, ma odio le persone che vanno in questi posti.
Tutti esseri umani indecenti e obesi, tutti che si passano sopra, si spintonano, si urtano per un piatto di patatine fritte o una fetta di torta (o come capita più spesso, cinque o sei fette di torta).
Che vergogna. Che schifo.
Io mi sono fatta grigliare della carne e delle verdure. Vivendo fuori casa e avendo pochi soldi per vivere non compro mai la carne, perchè costa troppo. Così non mi sono abbuffata di cose caloriche e poco costose come la pasta, il riso, il gelato, ma ho preso degli spiedini di pollo, una braciola e del pesce.
Al pomeriggio poi sono andata a giocare a calcio con i miei amici, al ritorno siamo andati al McDonald (tante chiacchiere e un McFlurry, di cui non mi sono assolutamente pentita). La sera sono andata con six e altri amici al kebab, ma non ho preso il menu, solo un hotdog (solo?), poi bowling, biliardo e calcetto.
Ieri sono uscita ad aiutare mia madre con la spesa, siamo state a cercare un paio di scarpe per me senza successo. Pranzo (troppo). Poi mi sono seduta in sala davanti al camino e non mi sono alzata più fino a sera.
Da giovedì sera fino a ieri pomeriggio non ho sentito L quasi per nulla. La cosa peggiore è che l'ho fatto volontariamente.
Non volevo sentirlo, assolutamente, perchè i suoi atteggiamenti il più delle volte mi feriscono, e io non voglio più farmi ferire. Non voglio più restarci male per tutte le cose che mi promette di fare e poi non fa, per le cose che dice senza pensare, per tutto quello che mi fa passare senza neanche rendersene conto.
Non è colpa sua, però io lo odio per questo.
Comunicare con lui quando non siamo nella stessa stanza è impossibile. Non riusciamo proprio a trovare un modo per capirci, ci ho provato e riprovato a dirgli che abbiamo un problema in questo senso. Dato che non capisce, o fa finta di non capire, o ci prova senza risultati (potrebbe essere una qualunque di queste, o tutte queste insieme... e neanche si capisce dagli atteggiamenti che ha), io adesso me ne lavo le mani. Ho già abbastanza problemi senza che ci si metta anche lui, sinceramente dovrebbe aiutarmi, non darmi altri motivi per cui stare male.
Alla fine ieri pomeriggio ci siamo sentiti. Come sempre ci sentiamo solo se qualcosa non va. meraviglioso. Dopo la telefonata mi sono riempita lo stomaco con tutto quello che c'era in cucina di cotto. Ero lì con i miei. Dopo neanche dieci minuti ero piegata a metà dal mal di pancia. Mia madre mi ha fatto una limonata e mio padre ha cominciato a dispensare giudizi.
Ho risentito L e sono stata piuttosto distaccata e triste. Oggi non c'è, perchè è ammalato (mentre andavo in uni ho sperato con tutto il mio cuore di non vederlo oggi), quindi lo vedrò domani. Mi ha detto "ci sentiamo dopo", ma ormai la sua parola non vale più un soldo bucato per me.
Venerdì mi sono tagliata. Settimane intere dall'ultima volta. (quattro o cinque tagli di fianco al ginocchio)

Stamattina ho consumato circa 900 kcal. Mangiate completamente a caso.
Non pranzerò. Non intendo neanche cenare stasera, ma non so quanto sarà possibile.
Ho portato qui a casa le scarpe e la tuta per andare a correre. Vorrei cominciare già stasera.
Vorrei andare a casa e dormire sotto il mio plaid con i pinguini e gli orsi polari. Non sentire più nessuno e svegliarmi domani senza aver mangiato.

E se non mangiassi fino a domani? Mi manca contare le ore di digiuno. Potrei provarci. Domani salterei anche il pranzo, perchè non ho paura tra una lezione e l'altra. Poi magari potrei andare in biblioteca fino alle sette, poi tornare a casa e cambiarmi e andare a correre. Tempo di tornare a casa e fare la doccia che sarebbe anche passata l'ora per la cena, e sarei così stanca da dormire direttamente. E il problema del cibo si ripresenterebbe solo mercoledì a colazione (merendina all'albicocca 109 kcal, oppure due biscotti a 58,5 kcal, oppure una tazza di tè e un pugno nello stomaco 0 kcal).

 
Day Twenty-Four- How do you feel about the terms pro-ana/pro-mia
Anoressia e bulimia sono due malattie. Hanno a che fare con la tristezza e il disprezzo di sè. Non vanno a braccetto, o almeno non sempre. Qualcuno le ha conosciute entrambe, più o meno superficialmente. 
Crescono indisturbate in un terreno fertile di disperazione e malessere, difficilmente infatti una persona che è felice e sta bene le conosce, perchè vede la realtà come non la vediamo noi: si rende conto che Ana e Mia sono entità di poco conto, superficiali e stupide. Così una persona che sta bene e pensa al digiuno autoforzato o il vomito autoindotto corruga le sopracciglia e si chiede cosa ci sia al mondo di più stupido e autolesivo di questo.
Nulla. 
Il problema di fondo è che sono anche molto convincenti e impressionanti, ti offrono tutto il benessere che cerchi, in modi assolutamente sbagliati e ricchi di sacrifici, tuttavia per poco tempo riesci finalmente a sentirti realizzata, forte e vera. Soprattutto vera. Perchè dovrei smettere di pensare al cibo e concentrarmi su cose che, a confronto, sono insignificanti? Smettere di pensare anche solo un momento a tutto quello che mi dicono Ana e Mia mi rende debole e inetta, e io lo sento.
Non penso che con questo blog abbia mai istigato nessuno a comportarsi in modo malato come me. Spero di non averlo fatto. Se a qualcuno è parso il contrario sono pronta a scusarmi, e assicuro che non è stato intenzionale.
Questa è la mia (e di molte altre) soluzione: smettere di mangiare e cominciare a stare meglio. Non è utile, e probabilmente è la peggiore sulla piazza, ma io voglio questa soluzione qui, nessun'altra mi importa.
Non sono stupida, so che tutto questo è sbagliato e voglio uscirne. Mi è solo molto difficile. 
Essere pro ana o pro mia è solo un'affermazione. Si è trovata questa soluzione e la si vuole attuare, l'errore che fanno loro è credere che sia la soluzione migliore. Per me non lo è, e non lo è mai stata. So che è sbagliato, ma non ci posso fare niente, almeno finchè non vorrò fare altrimenti.

Incredibile. Non scrivo da giorni, e tutto ad un tratto ho così tante cose da dire.

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