domenica 29 settembre 2013

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Ieri sono andata a ballare. E' venuto da me il mio ragazzo e gli ho finalmente presentato i miei amici, si è divertito davvero, e mi ha detto che si è sentito a suo agio con loro (sono così contenta che potrei urlare).
Ha dormito a casa mia, abbiamo parlato per ore stesi nel letto uno accanto all'altra.
Oggi mi sono trasferita nella casa nuova. 
Pensavo che il primo giorno sarei stata contenta ed eccitata, invece dopo che sono andati via i miei ho avuto solo un paio d'ore di pace (in cui mi sono tenuta impegnata svuotando valigie e scatoloni ) e poi è partito l'attacco di panico.
Avevo paura che mi sarebbe mancata casa, i miei cani, i miei amici, che mi sarei magari trovata male a cavarmela da sola (anche se a pensarci bene lo faccio sempre), che la noia e il trovarmi in un posto nuovo mi avrebbe logorato.
Ero molto depressa. Poi mi ha chiamato mia nonna per farmi un saluto e mi ha subito rincuorato; ho sentito il mio ragazzo e Pepe che mi hanno rassicurato sul fatto che l'ansia del primo giorno è normale, e che passerà presto. Poi ho mangiato una fetta di lasagne (preventivamente congelate) di mio papà, e mi sono sentita a casa. Una conclusione di tre biscotti e un film simpatico alla tele hanno completato il tutto. Ora sto meglio, tra poco andrò a dormire e domani si ricomincia con l'uni.
Starò una settimana senza bilancia, ma domenica prossima me la porto.

Day Thirteen- Are you losing weight in a healthy or unhealthy way?

Non lo so. La risposta vera non la so neanche io.
Non vomito più, questo è un buon traguardo, ed è l'unica cosa "unhealthy" che mi sovviene.
Tutto il resto lo trovo abbastanza normale.
Contare le calorie sarà un po' perverso ma non è una cosa malata dal punto di vista fisico. Così come il digiuno intermittente (anzi, è dimostrato che fa addirittura bene).
Non lo so. Dalla mia situazione... diciamo di gennaio, penso di essere migliorata, e di sentirmi anche meglio per tante cose. In questi mesi non ho più fatto cose stupide che potessero farmi del male, quindi non sto dimagrendo seguendo una via non sana.
Tuttavia lo farei, ed è quello che ho intenzione di fare nelle prossime settimane.
Non ho tanti soldi, e non ne voglio chiedere da casa, perchè già mi aiutano tantissimo con la casa, quindi vivrò di poco (per necessità e per scelta). Limiterò il cibo per poter sopravvivere con poche spese, cercherò (una volta che avrò acquisito i ritmi) di saltare più pasti possibili.
Non ho fatto l'abbonamento degli autobus (perchè l'università è dietro casa) così mi muoverò sempre e solo a piedi, bruciando calorie.
Studierò come una matta, perchè devo recuperare tanti esami.
Sono concentrata e andrà bene. Il cibo non è più il mio pensiero principale, e non voglio che lo sia.

Il ciclo è in ritardo di sette giorni. Comincio ad essere preoccupata. Non è perchè sono incinta, ma la preoccupazione rimane comunque. Penso che siano stati gli esami e l'ansia per la casa a ritardarmelo, ma ora ho l'ansia da "non.mi.viene.il.ciclo", e può inibirlo lei stessa.
Ho altri mille mila pensieri ma sono cose troppo pragmatiche per interessare il mio blog. Per ora direi che va bene così. Stamattina sono stata contenta di vedere dei risultati sulla bilancia (ieri ho saltato colazione e pranzo, ho mangiato pochissimo a merenda e il minestrone a cena, poi nottata passata fuori a ballare).
Tra me e il mio ragazzo le cose vanno bene, benissimo. Mi stupisco sempre di come riesca a dirmi cose tenerissime e meravigliose, mentre io non sono capace ad esprimere quello che sento a voce.
Vorrei potergli comunicare tutto il mio affetto. In un modo che sia vero, sincero, ma anche d'impatto. Che gli faccia capire davvero cosa provo.
Gli voglio davvero bene.

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